La nostra agenzia alla Fiera delle Parole, 12 ottobre a Padova

Anna Mioni della nostra agenzia parteciperà alla Fiera delle Parole a Padova, prima a questo dibattito:

#LitBlogStorm. Lettori e critici ai tempi di WordPress

sabato 12 ottobre, ore 12:00
Centro Culturale Altinate – San Gaetano – Sala Incontri (Piano Terra)

litblogstorm-fiera-delle-parole-2-2013

Di cosa parleremo? Di letteratura e di web, di editoria e di blog, delle commistioni che si sono generate in questi anni tra i vari ambiti, creando iniziative ibride e collaborazioni inedite. Lo scopo è portare testimonianze al pubblico e dibattere intorno a queste nuove dinamiche che propongono delle prospettive interessanti e, perché no, problematiche.

Blog, editoria, digitale, agenzie letterarie e nuove startup: cosa sta accadendo in questi ultimi anni?
Quali le commistioni che si stanno generando tra letteratura, editoria, nuove tecnologie e il web? Quali le dinamiche che si sono instaurate tra case editrici, blog e agenzie letterarie nel nuovo millennio?

Interverranno e interagiranno con il pubblico, portando la loro testimonianza:

Michele Marcon, di Finzioni Magazine (blog letterario tra i più seguiti in italia)
Pietro Pollichieni, 20lines (startup di social publishing)
Anna Mioni, AC² Literary Agency (traduzioni, editing, scouting)

Il pubblico munito di tablet o smartphone, potrà interagire con noi o con la gente da casa (live tweet e domande agli ospiti), tramite l’hashtag: #LitBlogStorm

e poi con Pablo Gutiérrez presenta il libro Niente è cruciale

Niente è cruciale

sabato 12 ottobre, ore 19:30 – Centro Culturale Altinate – San Gaetano – Agorà

Pablo Gutiérrez presenta il libro “Niente è cruciale” in collaborazione con Progetto Giovani Padova
Con Anna Mioni

Spagna, anni Ottanta. Magui e Lecu sono due adolescenti sconfitti: lei ferita da un’infanzia di dissoluzione familiare, lui un essere invisibile, ospitato e poi ripudiato da un’organizzazione religiosa. Due extraterrestri che vivono ai margini, due supereroi della periferia destinati a incontrarsi. Il ritratto duro della generazione nata all’ombra dei Pearl Jam e dei Nirvana