Giorgio Figus

Giorgio Figus

 Giorgio Figus (http://www.fumetti.org/autori/figus.htm) nasce a Torino il 7 novembre 1958. Desideroso fin da bambino di diventare un autore di fumetti, all’età di 17 anni comincia a stendere le sue prime sceneggiature, che propone alle Edizioni Paoline. Appassionato dei personaggi Disney fin dalla giovanissima età, e in particolar modo di Carl Barks, scrive la sua prima storia per Topolino nell’autunno del 1980: si tratta di “Zio Paperone e il Carro Ittita” [Scala, T 1377 – 1982]. Con ormai quasi quarant’anni di carriera sulle spalle, Giorgio Figus ha esplorato, nella maggioranza dei suoi lavori storie, l’ampio bagaglio dei suoi interessi e delle sue conoscenze, realizzando un’efficace sintesi tra la sua personalità e i cardini stilistici e di contenuto propri della narrativa disneyana. Le sue storie, infatti, spaziano dall’argomento fantarcheologico, come in “Topolino e il mosaico di Jarabahal” [Gorlero, T 1630 – 1987], inaugurando una tradizione comune ad altri autori torinesi, come Gianfranco Goria e Bruno Sarda, altri appassionati del genere, a quello fantascientifico sociale, come in “Papercelsius 154” [Panarese, T 2156 – 1997], evidente e riuscita parodia del grande “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury; da quello naturalistico, come in “Zio Paperone e la ‘Paperlonga’” [Studio Bargadà, T 1487 – 1986], in cui evidenzia il suo smisurato amore per la montagna, a quello giallo, come in “Paperino contro i veggenti viola” [Coppola, T 2221 – 1998]. Più di recente si è cimentato con il genere avventuroso, con la storia “Indiana Pipps e la gelida pista verde” [Camboni, T 2334 – 2000], e con le vicende a sfondo storico, con “Claudio Paperus e la Fiamma Nera” [Marini, T 2373 – 2001] e “Messer Paperago e il metallo striato” [Coppola, T 2389 – 2001]. Della serie sulla “P.I.A. ” sono state pubblicate “Paperino e l’incubo sbiancante” [Gavazzano, T 2357 – 2001] e “Paperino e l’Estraktor P-19” [Dalla Santa, T 2365 – 2001]. Nel 1986 crea, per il mensile “Il Messaggero dei Ragazzi”, la serie a fumetti “La Valle di Mook”, della quale scrive il primo episodio “Attenti al Pelosone!”. Nel 1997 partecipa alla seconda edizione del Concorso “Acquaviva nei Fumetti”, presentando una versione a fumetti della famosa poesia di Totò “La livella”, disegnata da Antonio Lapone. La storia si aggiudica il 1° premio. Nel 2001 realizza, con il disegnatore Paolo Mottura, una breve storia a fumetti per pubblicizzare l’uso del “Verde Sacchetto” (il contenitore per la raccolta dei rifiuti organici). La storia è commissionata dalla Società ACEA di Pinerolo.