Carlo Vanin

Carlo Vanin

Carlo Vanin nasce nel 1977 a Spinea, in provincia di Venezia. Frequenta la Facoltà di Lettere all’Università Ca’ Foscari di Venezia e attualmente lavora come grafico freelance.

Dal 2009 è membro del direttivo del movimento Sugarpulp nonché segretario dell’associazione omonima e co-organizzatore dello Sugarpulp Festival. Dal 2010 segue come redattore ed editor il sito Sugarpulp.it, dal 2012 il blog collettivo The Survival Diaries (il cui e-book è da molti mesi nei primi dieci della classifica di vendite di iTunes nella sezione Horror) e il suo blog personale Cattive Idee (dal 2008).
Si avvicina alla scrittura fin dal periodo del liceo, vincendo il concorso Società Dante di Venezia con il racconto ‘Tramonto’. In seguito entra nella finale del concorso nazionale Tiro Rapido di Porsche Italia per due anni consecutivi, apparendo nelle antologie del concorso. È antologizzato assieme ad altri autori Sugarpulp nell’ebook ‘A manetta in contromano’ (L.A. Case, 2012), il suo racconto ‘La bionda, Il paron e la guardia’ è apparso sul quotidiano Il Manifesto nella rassegna Resistenze Noir. Ha co-sceneggiato il cortometraggio “Tonino e Colino, immigrati dal sud, tornerebbero volentieri a casa previa assunzione zona Bari” selezionato al David di Donatello. ‘Mirko e il mostro’, pubblicato nel 2012 in e-Book per l’editore digitale L.A. Case è il suo romanzo d’esordio a cui presto seguirà, per lo stesso editore, la raccolta di racconti ‘Cattive Idee’. Ha frequentato il workshop di scrittura creativa di Tim Willocks ‘Write Without Fear’. Nel 2014 Panda Edizioni ha pubblicato il suo La Notte della Mediarchia – Il Commissario Elio Gamba.

Mirko e il Mostro:

Mirko è un adolescente vuoto, modaiolo, omologato e pieno di pregiudizi figlio di un ricco manager del nord-est italiano. La sua vita scorre tranquilla fra serate alcoliche, canne, uscite con la ragazza e corse con lo scooter, finché un giorno nella sua classe entra una nuova compagna: Azra Ma, una ragazza dalle fattezze mostruose che parla un linguaggio quasi incomprensibile.
Il Mostro, come viene subito etichettato da tutti, viene all’istante ghettizzato e quasi psicologicamente rimosso dai compagni di classe e dai professori.
In Mirko, però, l’apparizione del Mostro scatena un’inquietante serie di riflessioni a cui non è per nulla abituato. Nella sua testa vuota cominciano a formarsi i primi abbozzi di idee e, per quanto all’inizio Mirko opponga una forte resistenza allo sviluppo di una coscienza, in seguito, grazie anche ad un sogno inquietante in cui la vera essenza del Mostro gli viene rivelata, la paura e il disgusto per Azra diventano curiosità e, infine, affetto.
Mirko scopre che il Mostro è un’entità antica, abitante e forse Dea di un abissale carcere oscuro, portata in questo mondo da un gruppo di ricconi di varia nazionalità che usano il suo latte come elisir di lunga vita. Azra pare loro schiava, ma in realtà è stata lei stessa a voler essere trascinata nel nostro mondo, dato che dal suo confino ha scorto Mirko e, come una qualsiasi adolescente, se n’è innamorata.
Dopo che Mirko e Azra, durante una gita scolastica a Parigi, si saranno scambiati il contatto più intimo, per il Mostro arriva il tempo di tornare fra la sua gente. L’unico modo in cui questo è possibile è con la sua morte e sarà proprio Mirko il suo riottoso assassino.
L’incontro con Azra lascerà un forte impatto sulla vita di Mirko che, dopo la maturità, comincerà a diventare mostro lui stesso, non più omologato ma, anzi, forte di una grande potenza immaginifica (dono di Azra) che lo avvicinerà all’arte della scrittura.
Nel finale della novella, infatti, scopriremo che Mirko, in realtà, è l’autore delle pagine che abbiamo letto.
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Mirko e il Mostro è una novella di formazione che rielabora gli stilemi del realismo magico adattandoli all’età dei protagonisti, al territorio in cui vivono (il nordest italiano) e alla prosa italiana contemporanea. Lo stile presta una particolare attenzione al linguaggio giovanile e propone una lettura attiva in cui il fruitore viene reso artefice di alcune scelte descrittive. In questo modo, il tema principale della novella (lo sviluppo dell’immaginazione e della coscienza attraverso l’incontro con l’altro da sé) è reso formalmente visibile.

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La Notte della Mediarchia – Il Commissario Elio Gamba

Pagg. 262
ISBN 9788896753941

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In un presente alternativo dominato dal regime della Mediarchia, la zona industriale di Marghera (Venezia) è esplosa e ha esalato nell’aria una coltre mefitica che ha condannato il nord-est italiano ad una notte eterna.
Elio Gamba è un commissario della Nuova Azienda di Polizia. È un essere indecifrabile, violento e assuefatto come gran parte della popolazione alla droga di stato: le pastiglie AEIOU.
Carla Chinellato è un’ispettrice appena trasferita al commissariato di Elio. Cerca in tutti i modi di non perdere la sanità mentale in un mondo che ha smarrito ogni logica. Marzia Gamba è la moglie defunta del commissario, ma in questa storia neppure la morte serve a placare il dolore.
Cristiano Gamba, detto Musashi, è il figlio del commissario, nato lo stesso giorno dell’esplosione di Marghera. Il suo corpo è rimasto nero da allora.
Sole-Occhio è cieco e vuole tornare a vedere.
Ci sono cose che pungono qui dentro.

RASSEGNA STAMPA:

http://sugarpulp.it/mirko-e-il-mostro/#.UYoprrV7JyI

Recensione: http://sugarpulp.it/la-notte-della-mediarchia-la-recensione/

Anticipazione sul blog di Paolo Zardi: http://grafemi.wordpress.com/2014/01/01/tra-il-2013-e-il-2014/

Scheda di Mirko e il mostro su Amazon: http://www.amazon.it/Mirko-Mostro-Fuori-Collana-Vol-ebook/dp/B0092Q3EVK