esce "Queste terre selvagge oltre lo steccato: Lettere a mia figlia per far casa sul pianeta" di Bayo Akomolafe

esce "Queste terre selvagge oltre lo steccato: Lettere a mia figlia per far casa sul pianeta" di Bayo Akomolafe

Queste terre selvagge oltre lo steccato

Lettere a mia figlia per far casa sul pianeta

di Bayo Akomolafe

uscito il 5 maggio 2023 da Exòrma

Questo libro non si limita a una sintesi del già pensato, esplora invece nuove tracce. Bayo associa la passione per l’ecologia politica di Latour, Haraway e altri con il trans-femminismo di Karen Barad e intreccia il neomaterialismo con il pensiero decoloniale di Mbembe e Glissant e con le intuizioni di quella tradizione yoruba che è sopravvissuta alla schiavitù da tratta ibridandosi nelle Americhe e generando mille istanze di ethos resistente.

Prefazione di Charles Eisenstein

Traduzione e cura di Fabrice Olivier Dubosc

Il libro in breveDall’incontro con un guaritore yoruba, Akomolafe riscopre il nesso magico e familiare con la terra e la polvere del mondo, che diventa parte della sua ricerca di una “casa” per le generazioni future. Le sue riflessioni spaziano dalla trans-razzialità alla crisi climatica, l’epigenetica, la decolonizzazione, il femminismo. Ispirandosi alle cosmologie indigene, ci offre la visione di un mondo queer, irrimediabilmente ibrido, promiscuo e vivo. Un mondo che è un groviglio di flussi incessanti e in divenire, dove inventare un diverso rapporto con il pianeta, il tempo, il potere.

E ancora, nel testo che si dipana in forma di lettere indirizzate alla figlia Alethea di tre anni (perché possa leggerle quando sarà adulta), Bayo individua tra ascendenza e discendenza un legame forte e indissolubile di presenze: l’intreccio delle vicende familiari e il padre, seppure morto in circostanze drammatiche, percorrono l’intera narrazione rendendola universale.

La scrittura di Bayo Akomolafe è peculiare e avvolgente, e aderisce a una forma di scrittura che Donna Haraway definisce “affabulazione riflessiva”. Il suo riferimento è la fantascienza di Ursula K. Le Guin più che la saggistica classica, perché è la dimensione narrativa ad animare un rapporto immaginativo con il mondo.

Anteprima

Per la ricchezza dei temi affrontati in questo libro da Bayo Akomolafe, abbiamo voluto offrirti non un incipit o un solo brano scelto bensì un collage di brani. Nel libro c’è molto di più di quanto leggerai qui.
Puoi immergerti così nella dimensione avvolgente di una forma di scrittura che anima un rapporto immaginativo con il mondo.

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Bayo Akomolafe

Bayo Akomolafe, nato nel 1983 da genitori yoruba in Nigeria occidentale, è filosofo, intellettuale transnazionale e poeta. Nel 2021 ha ricevuto il premio New Thought Walden, destinato a giovani pensatori in grado di offrire nuove sorprendenti visioni sulla crisi globale.

Dopo un dottorato in psicologia clinica e una formazione etnopsichiatrica con guaritori tradizionali, Akomolafe lascia la Covenant University nel 2014 per contribuire alla costituzione dell’International Alliance for Localization, negli Stati uniti. Visiting Professor in molte università americane, canadesi e tedesche, è consulente Unesco e capo curatore di “The Emergence Network”.

Attualmente insegna al Pacifica Graduate Institute, in California, e alla University of Vermont, a Burlington. Nel luglio 2022 è stato nominato Global Senior Fellow dell’Othering and Belonging Institute della University of California, a Berkeley, dove agisce come “provocatore residente”. Sempre nel 2022 diventa Senior Fellow del New Institute di Amburgo, in Germania.

Vive a Chennai, in India, con Ej, la sua compagna di vita e i loro figli Alethea Aanya e Kyah Jayden Abayomi.