Su Affari Italiani e su Il Tropico del libro oggi si può scaricare il rapporto “L’Italia dei libri – Un anno, le stagioni, due trimestri a confronto” del presidente del Centro per il libro e la lettura, Gian Arturo Ferrari.
Come al solito, il rapporto snocciola cifre catastrofiste senza analizzarle in maniera costruttiva.
Gli acquirenti sono scesi a 15,3 milioni (-10%), in media ogni acquirente ha speso 30,69 € ( -11%), e in totale la spesa complessiva è scesa a 471 milioni di € (-20%).
Gli acquisti su internet decollano meno del previsto (solo il 9%), aumenta la vendita di libri di autori italiani, ma poi i lettori dichiarano di leggere più o meno la metà di italiani e la metà di stranieri.
Tanto per cominciare, nella slide a pag. 18 troviamo la risposta al mistero balzato alla ribalta sui giornali qualche tempo fa “Persi 700.000 lettori”, dati riferiti a un’analisi condotta solo sul libro di carta.
Eccola, la risposta: su una base di popolazione sopra i 14 anni, 567.000 persone dichiarano di avere acquistato un e-book, e 1 milione e 100 mila di averlo letto. Facciamo la media tra le due, e otteniamo i famosi 700.000 lettori fantasma per cui ci si erano stracciate le vesti.
Conclusione, piuttosto logica: i lettori forti stanno passando in massa all’e-book.
Meglio che gli editori italiani si facciano trovare preparati.
Peccato che, in tutto il dossier, quella sia l’unica pagina in cui compare la parola “e-book”.
Tra i due articoli, quello del Tropico del Libro mette il dito sulla piaga dell’inerzia istituzionale. Letture consigliate entrambe, ma, come giustamente scrive TdL, meglio guardare i dati per farsi un proprio giudizio.